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Yogananda, amava profondamente San Francesco

  • Immagine del redattore: Alberto Dessi
    Alberto Dessi
  • 1 ott 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Oggi, come mio solito, stavo leggendo qualche passo interessante di Yogananda: un uomo un pò particolare che iniziò appena 100 mila studenti allo Yoga.

Lo Yoga per il maestro sono tecniche molto potenti e scientifiche per il risveglio della divina coscienza nell'uomo. Andando avanti nella lettura, scorgo dai racconti di una persona che ha stenografato i discorsi di Yogananda, quel magnetismo tipico dei guru. Guru, forse qualcuno non lo sa significa Dissipatore(gu) delle Tenebre(-ru). Scrive: "in fondo alla sala affollata, mi trovai come inchiodata al suolo, inconsapevole d'ogni cosa intorno a me, eccetto che dell'oratore e delle sue parole. Tutto il mio essere era assorbito nella saggezza e nel divino amore che si riversavano nella mia anima inondandomi la mente e il cuore. Potevo solo pensare: "Quest'uomo ama Dio come io ho sempre voluto amarLo. Egli conosce Dio". Yogananda non si preparava i discorsi, ma chiedeva qualche oretta prima quale fosse l'oggetto delle sue conferenze e zac... rivolgeva la mente e poi ne parlava improvvisando, traendo le parole da un serbatoio interiore di divina ispirazione. Spesso poi la sua mente, incurante dei punti all'ordine della discussione, prendeva pieghe inaspettate. Quasi sempre al termine della conferenza, qualcuno si alzava e andava a ringraziarlo per aver risposto ad alcuni suoi dubbi senza che venissero esternati. Talvolta la coscienza del Guru si elevava a tal punto, che egli dimenticava momentaneamente l'uditorio e conversava direttamente con Dio; tutto il suo essere traboccava allora di gioia divina e di inebriante amore. In questi altissimi stati di coscienza, con la mente unita completamente alla Coscienza Divina, egli percepiva interiormente la Verità e descriveva ciò che vedeva. Durante una di queste occasioni, una visitazione di San Francesco d'Assisi (santo che lui amava profondamente), il Maestro venne ispirato a comporre la bellissima poesia "Dio! Dio! Dio!". [Vi lascio alla lettura del testo😉]

Quando dalle profondità del sonno risalgo la scala a spirale del risveglio, io ripeto in un sussurro:

Dio! Dio! Dio!

Tu sei il mio cibo,e quando interrompo il digiuno della notturna separazione da Te, Ti gusto e penso in silenzio: Dio! Dio! Dio!

Ovunque vado,il faro della mia mente puntato sempre su di Te e nella lotta tumultuosa dell'azione il mio silenzioso grido di guerra è sempre: Dio! Dio! Dio!

Quando sibilano le violente bufere delle prove e le angosce mi lanciano il loro ululato, io ricopro il loro frastuono intonando a gran voce: Dio! Dio! Dio

Quando la mente intesse i suoi sogni coi fili delle memorie, su quella magica tela io ricamo: Dio! Dio! Dio!

Ogni notte,nel sonno più profondo, la mia pace sognando esulta: Gioia! Gioia! Gioia! E la mia gioia viene cantando senza fine: Dio! Dio! Dio!

Mentre veglio, mangio, lavoro, sogno, dormo, servo, medito, canto e divinamente amo, l'anima mia bisbiglia senza posa, non udita da alcuno: Dio! Dio! Dio!


 
 
 

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Il mio nome è Alberto Dessi. Scrivo su questo blog come segno di riconoscenza per le intuizioni che Osho ci ha regalato attraverso più di 350 volumi e più di 5000 ore di  discorsi tenuti di fronte a migliaia di persone.

 

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