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Quel sottile filo di seta

  • Alberto
  • 12 apr 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

È sufficiente una scintilla di luce

Cari lettori, Namastè.

Osho, con i suoi racconti ci tende quel sottile filo di seta per permetterci di rigustare la libertà.

Godetevi la lettura di questa storia...

In una notte completamente oscura anche un solo raggio di luce è una benedizione; infatti, se lo segui, raggiungerai la sorgente della luce.

Per qualche ragione un re si arrabbiò con il suo primo ministro e lo imprigionò in una cella sulla cima di un minareto altissimo. Era davvero una condanna a morte molto dolorosa, perché nessuno gli portava da mangiare e non c’era alcuna possibilità di fuga da quell’altezza.

Quando il primo ministro fu condotto alla sua prigionia nel minareto, la gente notò che non aveva l’aspetto né preoccupato né infelice; al contrario, era allegro come sempre. Sua moglie, dicendogli addio tra le lacrime, gli chiese come mai avesse quell’aspetto felice e lui rispose: «Se anche solo un filo di seta mi raggiungerà, sarò libero. Non riusciresti a fare una cosa così piccola?».

La moglie ci pensò tantissimo, ma non riuscì a immaginare come avrebbe potuto portargli un filo di seta su quel minareto altissimo.

Chiese consiglio a un mistico che rispose: «Cattura uno di quegli insetti chiamati bhingra, legagli un filo di seta alla zampetta e metti una goccia di miele sulle sue antenne. Poi liberalo sul minareto con la testa puntata verso l’alto».

Lo fece quella stessa notte e l’insetto, attirato dall’aroma del miele sulle sue stesse antenne, lentamente cominciò ad arrampicarsi sul minareto. Alla fine del suo lungo viaggio, un capo del filo di seta arrivò nelle mani del prigioniero chiuso lassù.

Quel sottile filo di seta diventò lo strumento per riconquistare la libertà e salvarsi la vita perché più tardi, grazie a quello stesso filo, gli arrivarono prima un filo di cotone un po’ più spesso, poi uno spago e infine una robusta corda con l’aiuto della quale riuscì a scappare.

Per questo dico che, per raggiungere il sole, anche un solo raggio di luce è sufficiente e non hai nemmeno bisogno di qualcuno che te lo mandi: tutti già lo possiedono.

Se riesci a trovare questo raggio, puoi trovare anche il sole!

La vita che si trova in ognuno di noi è un raggio di immortalità, questa consapevolezza è una goccia di illuminazione e la gioia interiore non è altro che un bagliore di sat chit anand: verità, consapevolezza, beatitudine.

Se vuoi trovare la beatitudine, fai della tua vita una ghirlanda di fiori.

Unisci tutte le esperienze della tua vita con il filo di un solo e unico scopo. Se non lo farai, non troverai il senso della vita né la sua realizzazione.


 
 
 

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Il mio nome è Alberto Dessi. Scrivo su questo blog come segno di riconoscenza per le intuizioni che Osho ci ha regalato attraverso più di 350 volumi e più di 5000 ore di  discorsi tenuti di fronte a migliaia di persone.

 

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