Aspira alla vera essenza
- Alberto
- 5 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Ognuno di noi, durante questo passaggio chiamato vita fa delle esperienze: alcune brutte, alcune belle. Molto spesso mi chiedo perchè le facciamo, perchè ci capitano!
L'unica risposta che mi sono dato è che ogni esperienza serve per scoprire quel portento essere che è dentro di noi. Ogni esperienza è data dalla relazione del nostro essere con il resto.
La nostra tendenza non è quella di scoprire la maestosità dell'occhio che guarda questa foto, ma rimanere incantati dalla bellezza del paesaggio della foto.
Senza il nostro occhio che vede, non ci sarebbe nè foto nè emozioni correlate a questa foto.
Se però noi poi andiamo più in profondità, capiamo che la visione che l'occhio ci propone dipende da qualcosa che muove lo sguardo in quella direzione e piano piano si va in profondità.
Dopo questa piccola riflessione vi lascio alla lettura di un brano di Osho.
La verità esiste soltanto dentro di te.
E non è nemmeno difficile da trovare, ma dovrai viaggiare all’interno per trovarla.
Quando entri dentro di te, trovi la verità e trovi anche il tuo vero sé, nel nucleo più profondo del tuo respiro vitale.
Durante la Seconda guerra mondiale, in una stazione ferroviaria, fu ritrovato un soldato francese ferito gravemente. Sul suo viso c’erano così tante ferite che era difficile capire chi fosse.
E identificarlo fu ancora più difficile perché uno dei colpi che aveva ricevuto alla testa gli aveva fatto dimenticare chi fosse: aveva perso la memoria.
Quando gli chiedevano chi era, rispondeva: «Non so chi sono né da dove vengo» e dai suoi occhi usciva un fiume di lacrime.
A un certo punto tre famiglie dichiararono che l’uomo era un loro parente. Naturalmente non era possibile che appartenesse a tutte e tre, per cui lo portarono in tutte e tre le città e lo lasciarono da solo.
In due delle città rimase fermo e immobile, in piedi, molto confuso, senza sapere cosa fare. Ma quando arrivò nella terza città i suoi occhi spenti all’improvviso si illuminarono e il suo viso impassibile cominciò a rianimarsi. Trovò la strada da solo e nel vedere una certa casa, vi corse incontro.
Era come se una forza particolare improvvisamente avesse fatto ingresso nel suo essere. La capacità di riconoscere era tornata e ricordava la sua casa. Con un senso di immensa gioia disse: «Questa è la mia casa, ora ricordo chi sono!».
La stessa cosa è accaduta a tutti noi: abbiamo dimenticato chi siamo, perché abbiamo dimenticato dove si trova la nostra casa.
Quando saremo in vista della nostra casa, sarà naturale riconoscere il nostro autentico essere. Se continui a girovagare all’esterno, non raggiungerai mai la città in cui si trova la tua vera casa. E se non la raggiungerai, non potrai trovare il tuo vero sé.
Non solo all’esterno, ma anche all’interno esiste un viaggio che ti porta al tuo vero sé e alla verità.
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