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Yogananda: i 3 mondi dentro di noi V PARTE

  • Immagine del redattore: Alberto Dessi
    Alberto Dessi
  • 29 set 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Yogananda sta piacendo davvero ma, ahimè, non a tutti. 🤔

Qualcuno, a proposito dell'ultimo post di Yogananda, mi ha detto bello, ben scritto, però voglio seguire il mio percorso in maniera scientifica, voglio fare i miei viaggi in quei mondi... senza tappeto volante .. e francamente senza neppure un chakra aperto: "pe capisse ...voio fa da me,io... so stufo de tutti quei santoni che hanno il settimo chakra aperto, ma che chakra bisogna aveh ... buzziconi"

Santone, impreparato, posso ancora ancora accettarlo, ma Buzzicone proprio no.😅

😉Torniamo però ora e subito, al grande swami Yogananda, - scusate - ma io ho una particolare devozione per questo maestro che, tra l'altro, in alcuni suoi appunti parla, pensate, della necessita' di un approccio scientifico della religione e non, come alcuni intendono, di qualcosa di lasciato al caso.

Come vi avevo anticipato ieri oggi parleremo delle 35 idee poste da Dio come forze pensiero fondamentali o causali e del potere dei desideri insoddisfatti sulla nostra evoluzione.

😉Che cosa sono queste 35 idee poste da Dio?

In anzi tutto Sry Yukteswar spiega che l’essere umano, in quanto anima individualizzata, è essenzialmente dotato di un corpo causale, cioè dentro di sè ha tutte le potenzialità di un corpo altamente evoluto.

In tale corpo causale sono contenuti 35 elementi di cui 19 sono contenuti nel sottile corpo astrale e ben 16 nel corpo fisico grossolano.

🤔Ognuno di noi, si fa i conti.... sono agganciato al corpo fisico, devo lavorare da un punto di vista evolutivo ancora un pò, mi manca ancora un pò più della metà del mio percorso evolutivo... insomma qualche annetto ancora e ci siamo.

😉Non è proprio cosi... perche' il risveglio e' improvviso, e' una modifica dello stato di consapevolezza e di coscienza....comunque vediamo di analizzare questi concetti alla luce anche di altri maestri - 😉che dite ?

Passiamo velocemente a vedere quali siano questi elementi sel corpo astrale.

I diciannove elementi sono di tre tipi: mentali, emotivi e vitatronici.

Queste diciannove componenti sono: intelletto; ego; sentimento; mente (coscienza sensoriale);

i cinque strumenti di conoscenza, ovvero i sottili corrispettivi delle facoltà sensoriali della vista, dell’udito, dell’olfatto, del gusto e del tatto;

i cinque strumenti di azione, ovvero il corrispettivo mentale delle facoltà esecutive di procreazione, escrezione, linguaggio, deambulazione ed esercizio delle abilità manuali;

infine i cinque strumenti di forza vitale, deputati a svolgere le funzioni corporee di cristallizzazione, assimilazione, eliminazione, metabolizzazione e circolazione.

Questo sottile involucro astrale, di diciannove elementi *è molto resistente perchè* sopravvive alla morte del corpo fisico, che è composto da sedici elementi grossolani metallici e non metallici.

Il corpo di carne invece è formato dai sogni, fissati e oggettivati, del Creatore.

😉Il cosiddetto mondo di maya, ossia il prodotto dalla mente, per capirsi.

Questo mondo è un sogno.

😉Esistono tante cose da passare attraverso una lente di ingrandimento: come il sogno senza sogni, la differenza di qualità rispetto rispetto al sogno con i sogni, di sogni lucidi e viaggi astrali... continuiamo. ..

Le dualità sono onnipresenti sulla terra: malattia e salute, dolore e piacere, perdita e guadagno.

Gli esseri umani incontrano limitazioni e resistenze nella materia tridimensionale. Quando il desiderio di vivere dell’uomo è gravemente minato dalla malattia o da altre cause, sopraggiunge la morte; il pesante soprabito di carne viene temporaneamente abbandonato.

L’anima, tuttavia, rimane racchiusa nel corpo astrale (che è sottile ma resistente, nel senso che sopravvive alla morte) ed in quello causale.

😉Si parla di peso dell'anima, qualcuno parla di 21 grammi...

Adesso viene il bello.

😉La forza coesiva che mantiene uniti tutti e tre i corpi pensate un po' cos' è? E' il desiderio.

Il potere dei desideri insoddisfatti è la radice di tutta la schiavitù dell’essere umano: non ci permette di andare oltre, di trasformare alchemicamente il piombo in oro, di trasformare la nostra zavorra fisica, chi più, chi meno ingombrante , in un razzo spaziale astrale . Non ci permette di utilizzare appieno gli altri elementi e ci limita notevolmente nella materia tridimensionale.

🤔Ora, dopo questa fisica dell'anima, descritta a grandi linee, ci verrebbe da chiederci, da cosa nasca il desiderio!

Tutti sanno che cos’è, in termini di emozione, quando lo provano... ma come si può definire questa strana cosa da cui ci dobbiamo piano piano discostare per accedere ai piani alti?

🤔Da un punto di vista psicologico, il centro del desiderio umano è l'assenza, la mancanza di qualcosa.

Il desiderio ha una duplice funzione: ha una funzione riparativa rispetto al dolore dell'assenza, serve a sopperire all'assenza di qualcosa (ho il desiderio di una vacanza,non posso permettermela, mi conservo il desiderio...

😉 allora ci consoliamo pensando di farla nalla pensione... e ci siamo già dimenticati della massima di Yogananda, di vivere il presente

comunque il desiderio mi ripara temporaneamente dal dolore dell'assenza.

Il desiderio ha però anche una seconda funzione, ossia quella espressiva, ossia di esprimere, o meglio di ricreare il benessere, la soddisfazione sognata o già avuta.

Ora non è che voi dobbiate fare il check-up al vostro desiderio di qualsivoglia genere, per capire il vostro grado di evoluzione ma è importante capire come funziona il desiderio, che si alimenta costantemente con falsi bisogni lasciandoci sempre mancanti.

Chi capisce il meccanismo del bastone e della carota del desiderio cerca di allontanarsi, ma per farlo deve lavorare tantissimo all'interno di sè.

Ora però vi lascio ad un racconto di Yogananda, molto carino, che ci fa capire la devozione.

⛤⛤⛤

Un giorno, mentre ero sul punto di partire per un pellegrinaggio, un santo mi consigliò: «Non chiedere da mangiare a nessuno e non accettare denaro da nessuno; nemmeno da tuo padre».

Replicai: «E se non trovo niente da mangiare e muoio di fame?». Lui rispose: «Allora, muori! Muori, sapendo che la tua vita dipende dal potere di Dio e non dal pane ».

Ricorda, tutti noi viviamo direttamente tramite il potere di Dio. Quando lo sai, il mondo intero sarà ai tuoi piedi. Innanzitutto, rivendica la tua natura divina. Unisciti a Dio. Ricevi le benedizioni dalla Sua mano. Comprendi che tutto il potere, le benedizioni, la ricchezza e la salute provengono da Lui.

A presto


 
 
 

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Il mio nome è Alberto Dessi. Scrivo su questo blog come segno di riconoscenza per le intuizioni che Osho ci ha regalato attraverso più di 350 volumi e più di 5000 ore di  discorsi tenuti di fronte a migliaia di persone.

 

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